La meditazione del soffione
- Silvia
- 9 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Oggi vorrei ricordare con voi una bella meditazione che mi riporta indietro nel tempo. Da bambini correndo nei campi avrete sicuramente incontrato il fiore giallo del tarassaco. Ad un certo punto dell’anno si presenta tondo e con tanti piumini. Un fiore così fuffoso che da piccoli amavamo soffiare …. io ancora oggi!
La nostra meditazione ci fa giocare un po’, come da piccoli.
“Chiudete gli occhi, respirate in profondità. Un respiro quieto. Immaginate di passeggiare in un prato verde brillante, con il sole che illumina la giornata. Questo vi dona una grande gioia e pace nel cuore. I vostri pensieri scivolano via e voi vi sentite vivi e amati. Incontrate un bel soffione. Lo raccogliete con cura ringraziando la pianta e Madre Terra che l’hanno fatto crescere così bello e forte. Cominciate ad immaginare che ogni semino piumoso porti con sé delle caratteristiche positive che voi stessi sceglierete (amore, gioia, salute, compassione, benessere…). Intanto immaginate anche la nostra bella Terra, guardatela ruotare davanti ai vostri occhi. Con il fiore in mano pieno di belle intenzioni, soffiate consapevolmente tutti i semini in una scia dorata, che vanno ad abbracciare la Terra in tutta la sua interezza. Osservate come la Terra sia circondata da un’aura dorata, armoniosa e pulsante di nuova energia amorevole. Ringraziate e portate nel cuore questa sensazione di bellezza. Molto dolcemente tornate al presente, qui e ora. Fate quattro bei respironi e piano piano, al vostro tempo riaprite gli occhi”.
Spesso sento dire quanto sia difficile riuscire a meditare. Basterebbero anche una decina di minuti al giorno, tanto per cominciare. In periodi caotici, stressanti, dove le persone vanno in tilt per paure, ansie, può essere utile ritrovarsi in un ambiente un po’ tranquillo ed entrare dentro di sé. Vorremmo cacciare via i pensieri, ma più cerchiamo di farlo e più si moltiplicano. Ascoltiamo il nostro respiro, scendendo in profondità ad un ritmo lento. Sentiremo i rumori esterni, ma anche il battito del nostro cuore. Questo è il vero motore dell’amore, in principio per noi stessi e poi come un sole radioso diventerà una porta di luce verso il mondo esterno.
Per riuscirci dovremmo imparare, come suggeriva Lama Yeshe monaco tibetano, a osservare i nostri pensieri rimanendo in silenzio, sia interiormente che esternamente:
“Tu non sei il vortice di pensieri che ti martellano la testa, sei solo l’osservatore che si trova nel bel mezzo del problema. Sei la coscienza, che sta aspettando di essere ascoltata. Come raggiungere questo stato di calma che ci permette di risolvere i problemi? Sicuramente attraverso il silenzio. Per poter vivere in allegria e lucidità è fondamentale il silenzio, sia interno che esterno. Una chiusura fisica con la testa piena di rumore è inutile. Silenzio dentro e fuori.”
Allora tanta allegria e tanta lucidità a tutti voi, che de ‘sti tempi può fare solo che bene!
Un abbraccio GRANDE ♥




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